Oltre alle consuete operazioni periodiche di manutenzione, ogni impianto elevatore deve venire sottoposto ad una serie di adempimenti che garantiscono il suo efficiente funzionamento ma soprattutto la sicurezza di utilizzo per i suoi utenti.
Quando si installa un impianto elevatore, il proprietario o il suo legale rappresentante deve ottemperare ad alcune procedure previste dal D.P.R. 30 aprile 1999 n. 162 per essere il regola con la normativa.
Innanzitutto deve essere presentata apposita comunicazione della messa in esercizio al Comune di competenza, entro sessanta giorni dalla data della dichiarazione di conformità rilasciata dall’installatore.
Successivamente, ogni due anni, l’impianto elevatore viene sottoposto a verifica periodica da parte dell’A.S.L. o da altro Organismo Notificato a scelta del proprietario. Tale ispezione consente di verificare lo stato conservativo dell’impianto e viene rilasciato un verbale sul quale vengono apposte eventuali indicazioni e l’esito della verifica se positivo, negativo o con prescrizioni. Viene quindi così costantemente monitorato il suo stato di efficienza
Ogni ascensore deve inoltre essere sottoposto a verifica semestrale eseguita dall’azienda manutentrice che lo ha in carico che, come previsto all’art.15, comma 4 del D.P.R.30/04/99 n.162, deve accertare lo stato conservativo:
- dell’isolamento dell’impianto elettrico
- l’efficienza dei collegamenti con la terra;
- l’integrità ed efficienza del paracadute, del limitatore di velocità delle funi e di ogni dispositivo di sicurezza;
Queste operazioni possono però essere svolte solamente da un tecnico ascensorista in possesso del patentino di abilitazione alla manutenzione di ascensori e montacarichi che, ricordiamolo, è una figura professionale specializzata. Anche in questa fase, dopo ogni verifica semestrale, viene rilasciato un verbale che poi viene allegato al libretto d’immatricolazione dell’impianto e conservato nel tempo.
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